Nuova Riveduta:

Levitico 22:27

«Quando sarà nato un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni sotto la madre; dall'ottavo giorno in poi, sarà gradito come sacrificio consumato dal fuoco per il SIGNORE.

C.E.I.:

Levitico 22:27

«Quando nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni sotto la madre; dall'ottavo giorno in poi, sarà gradito come vittima da consumare con il fuoco per il Signore.

Nuova Diodati:

Levitico 22:27

«Quando nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni sotto la madre; dall'ottavo giorno in poi sarà gradito come sacrificio fatto col fuoco all'Eterno.

Riveduta 2020:

Levitico 22:27

“Quando sarà nato un vitello, o un agnello, o un capretto, starà sette giorni sotto la madre; dall'ottavo giorno in poi, sarà gradito come sacrificio fatto mediante il fuoco all'Eterno.

La Parola è Vita:

Levitico 22:27

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Levitico 22:27

'Quando sarà nato un vitello, o un agnello, o un capretto, starà sette giorni sotto la madre; dall'ottavo giorno in poi, sarà gradito come sacrifizio fatto mediante il fuoco all'Eterno.

Ricciotti:

Levitico 22:27

«Il vitello, l'agnello, il capretto, per sette giorni dalla loro nascita stiano alle mammelle della loro madre; dall'ottavo giorno in poi, potranno esser offerti al Signore.

Tintori:

Levitico 22:27

«Il vitello, l'agnello, il capretto, natiche siano, staranno sette giorni sotto la madre; dall'ottavo giorno in poi potranno essere offerti al Signore.

Martini:

Levitico 22:27

Il vitello, la pecora, e la capra, nate che sieno, per sette giorni staranno alla mammella della madre: e l'ottavo giorno, e in appresso potranno offerirsi al Signore.

Diodati:

Levitico 22:27

Quando sarà nato un vitello, o un agnello, o un capretto, stia sette giorni sotto la madre; poi dall'ottavo giorno innanzi, sarà gradito per offerta da ardere al Signore.

Commentario abbreviato:

Levitico 22:27

Capitolo 22

Leggi che riguardano i sacerdoti e i sacrifici.

- In questo capitolo abbiamo leggi differenti che riguardano i sacerdoti e i sacrifici, tutto per preservare l'onore del santuario. Ricordiamo con gratitudine che il nostro grande Sommo Sacerdote non può essere impedito da nessuna cosa nello svolgimento dei suoi compiti. Ricordiamo anche che il Signore ci chiede di riverire il suo nome, le sue verità, le sue ordinanze e i suoi comandamenti. Teniamoci lontano dall'ipocrisia ed esaminate noi stessi riguardo alle nostre contaminazioni peccaminose affinché siamo purificati dal sangue di Cristo e santificati dallo Spirito. Chiunque tenta di espiare il proprio peccato o persevera nell'orgoglio di un auto-giustizia, fa un grande affronto a Cristo, come colui che siede alla tavola del Signore gratificato però dalle lussurie peccaminose. Il ministro che ama le anime non può inoltre sopportare che essi continuino a camminare in una strada pericolosa. Egli deve invitarli non solo a pentirsi dei loro peccati e abbandonarli, ma a mettere la totale fede nell'espiazione di Cristo, per mezzo della fede nel suo Nome, per essere perdonati e accettati da Dio. Solo il Signore li renderà così santi, come il suo popolo.

Riferimenti incrociati:

Levitico 22:27

Lev 22:25; 12:2,3; 19:23,24; Eso 22:30

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